La procura: Si vuole accertare se nel materiale per la ricostruzione, siano presenti tracce di amianto.
Difatti furono rinvenute alcune fibre di amianto tra gli inerti. Nel registro degli indagati dalla procura della Repubblica di Macerata quattro persone risultano iscritte . Nell’ambito dell’inchiesta, sulla presunta presenza di amianto tra le macerie del terremoto.
L’ipotesi di reato: smaltimento non autorizzato di rifiuti tossici.
Gli indagati sono, il direttore del Cosmari, il consorzio di smaltimento, con sede a Tolentino (Macerata), e i tre titolari di aziende esterne.
Un atto obbligato, visto che i carabinieri e l’ Arpam hanno effettuato un’ispezione e dei prelievi nel deposito del consorzio. Questi ultimi verranno esaminati nei prossimi giorni.
Sono i Carabinieri della Forestale a condurre le indagini inziate lo scorso anno. Quest’ultima, ruota intorno al complesso meccanismo del recupero e utilizzo delle macerie prodotte dal terremoto. Nonché attraverso una convenzione con la Regione Marche, vengono trattate dal Cosmari.
Inoltre arrivano nel centro di Cosmari le migliaia di tonnellate recuperate. Dopodiché i materiali nocivi vengono separati e affidati ad altre aziende specializzate per il loro trattamento.
Il resto del materiale è riutilizzato per la realizzazione delle strade o delle Sae, casette provvisorie per i terremotati.
La procura, vuole accertare se nel materiale per la ricostruzione siano presenti tracce di amianto. Difatti sia al Cosmari, che è un’azienda impegnata nella ricostruzione, furono rinvenute alcune fibre di amianto tra gli inerti.