L’amianto continua a uccidere. Sono 220 i casi di patologie asbesto e non meno di 120 morti nel 2019.
Il 2019 si è chiuso per l’Umbria con numeri che Ezio Bonanni – presidente dell’Osservatorio nazionale e componente della commissione amianto del ministero dell’Ambiente – definisce “impressionanti”.
A fornire i dati relativi all’anno che si è appena concluso è l’Osservatorio (Ona):
i casi di mesotelioma sono 30, quelli di cancro al polmone causato da esposizione ad amianto cui si aggiungono sono ben 50, le diagnosi di asbestosi arrivano a 30 e circa 110 casi di altre patologie neoplastiche asbesto-correlate per le quali va riconosciuta la responsabilità diretta dell’amianto.
“Per il 2019 – evidenzia Bonanni – si confermano, dunque, 220 casi di patologie asbesto correlate e non meno di 120 decessi. Per questo riteniamo necessaria la bonifica e, al tempo stesso, la sorveglianza sanitaria”.